Aranciate Io Bevo al 20% di succo d’arancia: più sane, più buone

Le aranciate diventano più “ricche di succo in Italia”: è infatti entrato in vigore il provvedimento che innalza dal 12 al 20% la quantità di succo d’arancia che deve essere contenuta nelle bevande analcoliche per poter recare sulle etichette denominazioni come “aranciata”.

In base all’art. 17 della legge 161/2014, entrata in vigore nel marzo 2018, le bibite analcoliche “prodotte in Italia e vendute con il nome dell’arancia a succo, o recanti denominazioni che a tale agrume si richiamino, devono avere un contenuto di succo di arancia non inferiore a 20 g per 100 cc o dell’equivalente quantità di succo di arancia concentrato o disidratato in polvere”.

L’innalzamento del contenuto di succo d’arancia va finalmente a modificare dopo 60 anni una norma del 1958 e serve in primo luogo a tutelare la salute dei consumatori, adeguandosi ad un contesto programmatico europeo che promuove un’alimentazione più sana e diffonde corretti stili alimentari, ma anche a valorizzare quei prodotti trasparenti nei confronti del pubblico e dare il giusto riconoscimento alle bevande di maggior qualità che riducono l’utilizzo di aromi artificiali.

Quindi, coloro che hanno deciso di non conformarsi alla normativa non potranno usare il termine “aranciata” per la propria bevanda. Vi è anche chi ha preferito rinunciare a indicare la presenza di materie prime come l’arancia o a specificare il prodotto come “aranciata” mettendo invece in evidenza soltanto il nome del brand. È quindi molto importante informarsi su cosa si sta bevendo per non cadere in equivoci.

Le nostre aranciate, a differenza anche di altre importanti marche sul mercato, contengono già il 20% di succo di arancia. Siamo fiduciosi che questo elemento sia apprezzato dai nostri clienti e consumatori: un maggior contenuto di succo di arancio migliora il gusto e naturalmente gli apporti nutrizionali.

Ne approfittiamo per darvi qualche informazione in più sulle nostre bevande a base di questo fantastico agrume: tra le aranciate Io Bevo, un posto d’onore spetta all’Aranciata Siracusa – Slow Beverage, prodotta con arance coltivate negli agrumeti in provincia di Siracusa: l’aumento della percentuale di quantità di frutta incentiverà la produzione di succo 100% italiano, rappresentando uno stimolo importante per questi territori, andando incontro anche alle richieste dei consumatori. Senza dimenticare che le diverse varietà di arance siciliane contengono maggiori quantità di vitamina C rispetto ad altre qualità.

Più succo significa anche più nutrimento: dal punto di vista della salute infatti un maggior contenuto di succo di arancia migliora il gusto e naturalmente gli apporti nutrizionali, aiutando a soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina C raccomandato dalle diverse Accademie scientifiche, incidendo positivamente sulle difese del sistema immunitario.

Attenzione quindi alle etichette per verificare che le aranciate in commercio abbiano effettivamente un contenuto in succo di arancia minimo del 20%: secondo la normativa infatti le bevande prodotte precedentemente alla data di inizio dell’efficacia delle disposizioni (marzo 2018) potranno essere commercializzate fino ad esaurimento scorte.