Criteri Ambientali Minimi “premianti” nella ristorazione collettiva e mense

Nel nuovo Collegato Ambientale 2014 è previsto l’obbligo di inserire nei bandi e documenti di gara per la fornitura di beni e servizi delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei Criteri Ambientali Minimi, pari almeno al 50% del valore della fornitura nel settore della ristorazione collettiva e delle derrate alimentari. Abbiamo visto in questo articolo quali sono i criteri minimi di base; vediamo adesso quali sono i Criteri Ambientali Minimi premianti nella ristorazione pubblica e mense.

Mentre l’appalto si definisce “verde” se integra tutti i criteri “di base”, le Pubbliche Amministrazioni sono comunque invitate a introdurre ulteriori criteri “premianti” quando aggiudica la gara d’appalto all’offerta economicamente più vantaggiosa. Sono quindi ulteriori specifiche che tendono conto di altre considerazioni socio-ambientali, da introdurre nelle gare d’appalto assegnate con il criterio di aggiudicazione dell’offerta “economicamente più vantaggiosa”, sulle quali attribuire un punteggio tecnico.

Tenuto conto delle indicazioni della Commissione Europea mirate a fornire al mercato un segnale adeguato, per la categoria “ristorazione collettiva e derrate alimentari”, il PAN GGP prescrive che “è opportuno che le stazioni appaltanti assegnino ai criteri premianti punti in misura non inferiore al 30% del punteggio totale”.

Quali sono i Criteri Ambientali Minimi premianti nella ristorazione collettiva? L’elenco completo è disponibile a questo link. Noi ve ne segnaliamo alcuni:

Carbon Footprint

Si prevede la possibilità di assegnare dei punteggi all’offerente che si impegna ad utilizzare nell’esecuzione del servizio prodotti alimentari caratterizzati dalla minore quantità di emissioni di gas a effetto serra, espressi in termini di CO2 equivalenti lungo il ciclo di vita. L’elenco dei prodotti alimentari è disponibile in questa pagina in cui sono indicati le categorie di prodotti su cui risulta definita e approvata la PCR (Product Category Rule).

La verifica viene effettuata attraverso una valutazione da parte di un ente terzo che calcola le emissioni di CO2 equivalenti prodotte lungo il ciclo di vita, misurate sulla base dei criteri previsti da un programma di Dichiarazione Ambientale di Prodotto (DAP o EPD, Environmental Product Declaration) conforme alla norma ISO 14025 o equivalenti e dalle PCR definite per tale categoria di prodotto. L’ente appaltante accetterà come mezzo di prova anche appropriata documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di un organismo riconosciuto.

Requisiti dei prodotti esotici

Si prevede la possibilità di assegnare dei punteggi all’offerente che si impegna a somministrare prodotti esotici (ananas, banane, cacao, cioccolata, zucchero, e caffè) provenienti da produzioni estere biologiche con garanzie del rispetto dei diritti lavorativi ed ambientali previsti dai principi stabiliti dalla Carta Europea dei criteri del commercio equo e solidale, elaborato e approvato da Fairtrade Labelling Organizations – FLO e World Fair Trade Organization – WFTO).

Il commercio equo e solidale è definito nel PAN GGP come “un partenariato commerciale, basato sul dialogo, la trasparenza e il rispetto, finalizzato ad ottenere una maggiore equità nel commercio internazionale. Contribuisce allo sviluppo sostenibile offrendo migliori condizioni commerciali ai produttori e ai lavoratori marginalizzati e garantendone i diritti, in particolare nel Sud. Le organizzazioni del commercio equo e solidale (supportate dai consumatori) si impegnano attivamente per sostenere i produttori, sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere modifiche delle regole e delle pratiche seguite nel commercio internazionale”.

IoBevo, leader in Italia nel settore della distribuzione di bevande e alimenti mediante distributori semiautomatici che permettono di ridurre costi e rifiuti, ha un accordo di partnership con Fairtrade Italia per la fornitura di bevande certificate del commercio equo e solidale, che soddisfano quindi le verifiche dei criteri premianti. Inoltre, con IoBevo riduciamo l’impatto sui trasporti e sulla CO2, dando quindi un deciso contributo a diminuire la carbon footprint del servizio ristorazione e una mano all’ambiente. Per maggiori informazioni, contattaci!