La classifica dei 5 Paesi più attenti al plastic free

Sapresti indicarci le nazioni che più delle altre stanno cercando di combattere l’eccessivo consumo di plastica? Probabilmente non avete pensato a nessuna fra quelle citate in questa speciale classifica dei 5 Paesi più attenti al plastic free.

La plastica è la grande nemica comune da combattere per salvare quel poco che resta del nostro pianeta. Molte parole, ma spesso pochi fatti concreti. Per fortuna ci sono diversi stati nel mondo, principalmente quelli sulle coste dell’Oceano Pacifico, casa della famigerata Isola di Plastica, che vedono minacciato da vicino non solo il proprio ambiente naturale, ma anche la propria sopravvivenza economica profondamente legata al turismo o alla pesca.

Quali sono dunque i veri eroi del PLASTIC FREE?

Al primo posto troviamo il KENYA;  a tutti gli effetti la nazione ad aver imposto il divieto più drastico alla diffusione delle buste di plastica nel 2017. Infatti, una trasgressione può comportare fino a 4 anni di prigione o una multa fino a 40.000$. L’applicazione di tale divieto è stata immediata, tanto che nei primi 8 mesi sono state arrestate 50 persone nel corso di raid della polizia presso le imprese locali.

Di seguito lo stato VANUATU che  nel giorno dell’indipendenza nel 2017, ha introdotto il divieto  di vendita ed utilizzo di bottiglie o contenitori di plastica monouso, con multe dai 175 ai 900$ per i trasgressori. Provvedimento talmemte sentito dalla popolazione locale che il governo ha introdotto una legge per il progressivo bando di qualsiasi forma di plastica dalla vendita.

Al terzo posto il BANGLADESH, primo paese a mettere al bando le buste di plastica per un motivo comune ad altri stati, come Haiti o Zimbawe, ossia la loro responsabilità nell’ostruzione delle maggiori vie fluviali, con conseguenti violente inondazioni. Se sorpresi a vendere o importare plastica si possono rischiare fino a 10 anni di prigione.

Il turismo e le ricadute negative dell’inquinamento da plastica, portano un paradiso terrestre totalmente dipendente dal flusso turistico come le BAHAMAS, al quarto posto nella classifica, a voler eliminare non solo i sacchetti di plastica, ma anche il rilascio di palloncini in atmosfera.

In connessione al numero di visitatori, anche la tutela della biodiversità, presente unicamente in questo luogo, spinge il COSTA RICA, al quinto posto, ad adottare misure volte alla riduzione dei rifiuti plastici entro il 2021.

Spostandosi invece in Europa, troviamo la FRANCIA, al 10° posto, con una legge che mette al bando l’uso dei sacchetti di  plastica dal 2016. L’obiettivo finale è quello di estendere il divieto all’ utilizzo di plastica monouso dai piatti, ai bicchieri o alle posate a partire dal 2020.

Possiamo dunque sperare di vedere anche l’Italia rientrare in questa classifica?

 

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