Mense scolastiche sostenibili? Si può!

Ci sono tanti modi per imparare a vivere in maniera ecosostenibile, ma quello migliore, come spesso accade, è farsi circondare da buoni esempi e prima si inizia migliori saranno i risultati.

Da molti anni ormai, nelle scuole italiane, si parla di rispetto per l’ambiente e di eco-sostenibilità, tanto che l’educazione ambientale è diventata argomento dei programmi scolastici. Le parole, però, non bastano: sono sempre di più, infatti, le scuole (e le pubbliche amministrazioni in genere) che si impegnano a diventare un esempio virtuoso.

Eco-Ristorazione

Il primo grande esempio di “eco-comportamenti” è legato alle mense scolastiche che, negli istituti italiani, sono diventate sempre più sostenibili. La possibilità di ridurre l’impatto ambientale dei pasti degli studenti passa da possibili diverse scelte.

Sul fronte del cibo, aumentano in maniera sensibile le pubbliche amministrazioni che, nei capitolati dei bandi, chiedono alle aziende partecipanti l’introduzione, nei menù, di prodotti biologici, certificati DOP o IGP, a km zero e stagionali (con predilezione di frutta e verdura freschi) così da valorizzare la biodiversità del territorio e ridurre le emissioni ricollegabili al trasporto merci. Per i prodotti “necessariamente” a distanza si può optare per gli alimenti equo-solidali.

I numeri

Secondo i dati di Ecosistema Scuola di Legambiente, pasti interamente biologici sono serviti solo nel 5,9% delle mense, mentre la media di prodotti biologici utilizzati nelle mense scolastiche italiane si attesta al 53,5%. Va meglio sul fronte dell’utilizzo di prodotti di qualità certificati DOP e IGP (usati in più dell’80% delle mense scolastiche consultate per il rapporto), dei prodotti del territorio a km zero (utilizzati nel 75% delle mense del dossier) e di quelli stagionali (88%).

Il rispetto di tutti e del cibo

Ragioni di ordine culturale ed etico spesso spingono, all’interno dei menù scolastici, a prevedere delle alternative: secondo i dati Legambiente ben il 93,1% dei comuni capoluogo propone menu alternativi per motivi culturali e oltre uno su due provvede al recupero di cibo dalle mense scolastiche per destinarlo a organizzazioni no profit.

Vi è anche chi, poi, per evitare che gli avanzi vengano gettati nel secchio dei rifiuti, punta all’introduzione della “doggy bag”. L’importante è che si sprechi il meno possibile!

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In alcune mense, purtroppo, si utilizzano ancora le bottigliette d’acqua [Quanto inquina una bottiglia d’acqua? Leggi qui per scoprirlo]! L’acqua invece sgorga già, sicura e controllata, dai rubinetti delle cucine e può essere portata in tavola grazie all’utilizzo di brocche. Viene sete durante la giornata? Ogni bambino potrebbe portare da casa un bicchiere da utilizzare a scuola (diversi, colorati, per un’acqua più sostenibile!).

Piatti e bicchieri

Piatti e bicchieri: la prima regola è utilizzare quelli realizzati in coccio. Non sempre, però, si può ricorrere alle stoviglie riutilizzabili: in questo caso buona regola è usare stoviglie prodotte con materiali compostabili che, insieme agli scarti di cibo, potranno essere conferiti nella raccolta dell’umido per poi tornare a nuova via sotto forma di compost!

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