Ocean Cleanup, la tecnologia per fermare la plastica

Intercettare la plastica in mare grazie a un sofisticato dispositivo tecnologico. Ocean Cleanup sta raccogliendo milioni di tonnellate di plastiche e microplastiche, ma basterà a risolvere una delle più gravi emergenze ambientali?

Plastica e oceani:  un binomio ormai consolidato, purtroppo! Sono circa 6.3 miliardi i rifiuti plastici che soffocano i nostri mari e l’esigenza di un un intervento forte è sempre più urgente. Ad esempio, agire sulla famosa isola di plastica, formatasi nel Pacifico negli ultimi decenni, è l’obiettivo primario del progetto creato dall’associazione no profit Ocean Cleanup. L’invenzione, introdotta e sostenuta da Boyan Slat nel 2012, consiste in un lungo tubo di gomma in grado di sfruttare le correnti marine per concentrare sia i rifiuti plastici ingombranti sia le microplastiche fino a 1 millimetro. 

Ovviamente ci sono stati diversi tentativi falliti e numerose sfide pratiche affrontate, come la diversa velocità di spostamento tra il sistema e le plastiche galleggianti. Ma una volta risolti i problemi tecnici, grazie all’aggiunta di un paracadute sottomarino per rallentare l’azione del dispositivo, Slat ha potuto annunciare al mondo la sua invenzione. Forte di questo successo, ha successivamente dichiarato di volerne aumentare la dimensione per trattenere i rifiuti più a lungo, prima che la nave di appoggio debba riportare la plastica a terra per il riciclo finale. Un ulteriore obiettivo fissato dall’associazione è quello di creare altri 60 dispositivi che andranno a formare una flotta dedicata a ripulire i nostri oceani.

Tale innovazione cerca di risolvere il problema a valle, nel momento in cui l’abuso di plastica e il suo difficile smaltimento hanno già sortito i loro tragici effetti. Sebbene si tratti di una soluzione decisamente efficace, è comunque un estremo rimedio a una situazione di emergenza ambientale ben più complessa, che dovrebbe essere contrastata preventivamente. Come ormai noto, l’inquinamento da plastica è causato principalmente  da uno smodato consumo di oggetti monouso non compostabili e quindi destinati a inquinare l’ambiente per decine di anni. Ecco perché è sempre più importante sensibilizzare e incentivare aziende e cittadini a un maggiore impegno nel riciclaggio della plastica e nell’utilizzo di materiali alternativi.