Packaging in foglie di banano: addio plastica nei supermercati?

Una catena di supermercati thailandese ha deciso di limitare l’utilizzo della plastica degli imballaggi alimentari sostituendola con un packaging in foglie di banano. Esperimento isolato o nuovo trend internazionale?

Oggi il problema di come smaltire i contenitori di plastica dopo il consumo degli alimenti è molto sentito, specialmente dai brand con un’attitudine eco- friendly. Non passa giorno in cui le varie compagnie ci comunichino in televisione, on line o sui prodotti stessi il fatto di essere diventati completamente green, adottando dei packaging biodegradabili come vetro o cartone.

Questa attività, quando supportata da una reale consapevolezza e non solo come pura azione di marketing, è sicuramente un segno positivo per il futuro del nostro pianeta, ma esiste una soluzione ancor più naturale?

Un tentativo arriva dalla Thailandia, in particolare a Chiang Mai nel nord del paese, dove una piccola catena locale di supermercati, di nome Rimping, ha deciso di usare le foglie di banano per il confezionamento di frutta e verdura. Si tratta di un passo in avanti rispetto alla plastica biodegradabile, spesso utilizzata come alternativa ecologica, ma pur sempre prodotta industrialmente. L’elevata flessibilità rende le foglie più grandi adatte a confezionare ogni tipo di cibo, senza mai rompersi come invece i comuni sacchetti biodegradabili che spesso si disintegrano dopo il primo utilizzo. Inoltre, grazie alla superficie cerosa riescono a contenere con successo anche gli alimenti più umidi o liquidi, senza il bisogno di essere prima trattate con prodotti chimici che le rendano impermeabili.

Non si tratta comunque di un’invenzione, dato che i cibi vengono conservati in questo modo da millenni da popolazioni dove tale frutto abbonda, sia come piatto che come offerta religiosa; la novità sta nel proporre tale soluzione al grande pubblico di oggi. Infatti, il segreto di questa innovazione è proprio quello di aver saputo recuperare antiche tradizioni, senza etichettarle come tecnologicamente superate e renderle attuali. Spesso la natura ci fornisce delle soluzioni molto più performanti di qualsiasi altro strumento o sostanza che potremmo mai fabbricare in laboratorio ed è sufficiente coglierle senza per forza volerle modificare.

Ma come hanno reagito i consumatori di fronte a questa novità?

I clienti abituali sono rimasti molto stupiti nel trovare questi nuovi imballaggi e sicuramente non indifferenti, dato l’elevato numero di consensi, soprattutto via social network, che hanno reso questa novità ben presto virale. Il consumatore di oggi infatti si sta sempre più orientando verso un ritorno alle origini, alla natura senza nessun tipo di artificio e l’idea offerta dal supermercato incarna proprio questa nuova tendenza.

Il punto su cui le grandi aziende, ma anche noi consumatori dovremmo focalizzarci è la reale possibilità di rinunciare totalmente ad ogni tipo di plastica, utilizzando le risorse donateci dalla natura stessa.

Se adottato in massa questo nuovo tipo di packaging potrebbe realmente portare una valida alternativa ai miliardi di sacchetti che stanno soffocando ogni giorno il nostro pianeta, senza ricorrere ad altri tipi di plastica.