Università sempre più green: la seconda parte della nostra ecoguida

Riprendiamo lo speciale su come rendere low impact il vostro ateneo proseguendo il nostro decalogo sulle università ecosostanibili.

BEVANDE: UN SORSO DI SOSTENIBILITA’

Particolarmente indicato per i momenti di pausa è il servizio freebar® che consente di far gustare una deliziosa bevanda con la riduzione addirittura del 99% degli imballaggi e delle emissioni legate al trasporto. Il servizio consente la distribuzione, in modalità self-service, di bevande fredde, succhi, caffè espresso, bevande calde, acqua microfiltrata, tisane – incluse bevande Fairtrade e SlowBeverage – con l’allestimento di specifici corner per il posizionamento dei distributori e il consumo in aree dedicate e allestite con sedie e tavolini. Il servizio si rivolge a piccole o grandi comunità, in sostituzione del bar o della distribuzione vending. Le soluzioni modulari (acqua-caffè, acqua-caffè-succhi, acqua-caffè-tisane-bevande fredde) messe a disposizione da General Beverage possono essere effettuate utilizzando format già predisposti e con diverse modalità tecniche di realizzazione commerciale e di pagamento a seconda del contesto, degli obiettivi e della proposta per gli utenti finali. I vantaggi delle bevande al bicchiere si ritrovano poi con freebeverage per le mense universitarie e i servizi colazione io breakfast per i campus universitari. Queste attività, presenti ad esempio presso le Librerie Universitarie di Firenze, sono ideali anche per le facoltà che non abbiano al proprio interno un servizio di ristorazione o caffetteria.  Ricordiamo inoltre che a seconda delle esigenze, sarà possibile prevedere una soluzione per la vendita al pubblico dello specifico bicchiere a libero consumo o una soluzione per la distribuzione razionata a pagamento.

RISPARMIARE I MATERIALI DI CANCELLERIA

Stampanti e fotocopiatrici sono strumenti utilizzate migliaia di volte ogni giorno degli atenei italiani. Ecco come poter dare un taglio alle spese e ai consumi:

  • impostare, di default, la stampa fronte/retro, in bianco e nero e con l’opzione di risparmio d’inchiostro, permetterà di risparmiare subito il 50% di carta e di ridurre i consumi di inchiostro
  • una buona abitudine è quella di fare sempre un’ “anteprima di stampa” prima di stampare un documento al fine di individuare in anticipo errori, sistemare i margini di stampa e la grandezza dei caratteri, evitando quindi lo spreco di fogli e inchiostro
  • stampare due pagine in un solo foglio quando possibile
  • sostituire stampe e fotocopie con documenti virtuali (leggere un pdf dal pc o dal tablet è oramai pratica comune).

SMALTIRE CORRETTAMENTE I RIFIUTI

Ridurre i rifiuti è prioritario, ma non è sempre possibile eliminarli completamente. Effettuare e favorire la raccolta differenziata dei principali materiali ed il corretto smaltimento sarà quindi fondamentale. Dato il gran numero di persone che giornalmente vivono fra le mura universitarie, gli atenei possono inoltre diventare punti di raccolta di più materiali, come ad esempio le batterie esauste, RAEE (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) di piccole dimensioni, toner o vecchie edizioni di libri di testo che possono però tornare utili per la biblioteca o per chi non ha bisogno dell’ultima versione.

INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE AMBIENTALE

Informare è il primo passo per rendere virali e contagiose le buone pratiche. Riporre dei cartelli accanto ai distributori di bevande sfuse, spiegando la notevole riduzione dell’impatto ambientale che essi garantiscono, o nella sala computer, per illustrare i modi per risparmiare nell’uso della stampa, così come informare correttamente sul recupero delle materie prime grazie alla differenziata, tutto questo permetterà a più persone di compiere scelte ecosostenibili in maniera corretta e consapevole, portando anche fuori dall’ateneo le buone pratiche.

MOBILITÀ SOSTENIBILE

È possibile parcheggiare le biciclette nei cortili e vicino gli ingressi delle facoltà? Se la risposta è no, questo sarà il prossimo passo da fare. Molti studenti, tuttavia, si spostano in auto e quindi perché non organizzare – anche attraverso le tante app esistenti – un sistema di car pooling, permettendo agli studenti di condividere i viaggi, dividere le spese e conoscersi tra loro?