IObevo in tour: il fiume Magra e la Giornata Mondiale dell’Acqua

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua che ricorre il 22 Marzo, continua il viaggio di
Iobevo in tour alla scoperta delle terre di Lunigiana, lungo il Magra, il corso d’acqua che attraversa
l’intera vallata e bagna la città di Pontremoli, dove ha sede l’azienda IOBevo.

Un percorso che dalla sorgente fino alla foce a Bocca di Magra, racconta la geografia, la storia, le
tradizioni e le identità di un popolo e della sua terra e che ci guida sull’importanza delle risorse
idriche del pianeta.

Le origini del Magra: il corso d’acqua della Lunigiana

Il Magra, o “la Magra” in dialetto ligure, scorre in un tratto di territorio in Toscana e poi in Liguria, e definisce geograficamente il confine tra le due regioni, creando con il suo corso la cosiddetta Val di Magra.

Nasce dal monte Borgognone, a 1401 metri d’altezza nel comune di Pontremoli, e attraversa, tra gli altri, i comuni di Filattiera, Villafranca, Mulazzo, Aulla, Fosdinovo, per giungere dopo 62 Km di tortuoso cammino, in territorio ligure sfociando nel Mar Ligure a Bocca di Magra, con un estuario suggestivo e bellissimo, fonte di ispirazione per grandi artisti e poeti.

La natura lungo il fiume: un ambiente da preservare

Il Magra scorre in un ambiente incontaminato e a tratti selvaggio. I numerosi affluenti, come il
Verde, che incontra il Magra proprio all’interno della città di Pontremoli, il ricco e scenografico torrente Bagnone così come il Taverone, l’Aulella e il Vara, con i loro sinuosi percorsi regalano visioni davvero uniche.

Il tratto montano ha carattere torrentizio e termina all’altezza di Pontremoli. In questa prima
parte il fiume è caratterizzato da sorprendenti canyon e salti d’acqua e accoglie la presenza di alghe
che ne colorano la superficie con sfumature che vanno dal giallo al rosso.

Nel tratto medio tra Pontremoli e Aulla rallenta la sua corsa per la diminuzione di dislivello
portando a una mutazione del passaggio, caratterizzato da salici e pioppi.

Il tratto finale è quello in cui è più evidente l’intervento dell’uomo che ha modellato fortemente il
paesaggio naturale. L’acqua viene utilizzata per l’irrigazione e per la produzione dell’energia dando origine a industrie locali nei settori alimentare, metalmeccanico e a numerose centrali elettriche.

La foce del fiume è ricca di acquitrini, laghetti e stagni, dove nidificano, tra piante acquatiche e palustri, diverse specie di volatili, tra cui gli aironi e i gabbiani reali.

Il Parco Regionale di Montemarcello-Magra nasce proprio per preservare la bellezza della natura
di questa area valorizzandone la biodiversità.

Il fiume Magra e la Via Francigena

Il Magra definisce da sempre un’asse fluviale, una terra di passaggio e un corridoio naturale.
Il suo percorso è un tutt’uno con un tratto importante della Via Francigena, una delle più importanti vie di comunicazione europee in epoca medioevale, un percorso che ha contribuito a costruire l’unità
culturale dell’Europa nel Medioevo.

Anticamente chiamata Via Francesca o Romea, è l’itinerario storico che dall’Inghilterra portava alla
Città Eterna: 1.600 chilometri con partenza da Canterbury e arrivo a Roma. Il pellegrinaggio a
Roma, in visita alla tomba dell’apostolo Pietro, era nel Medioevo una dei tre grandi pellegrinaggi,
insieme alla Terra Santa e a Santiago di Compostela. La via rappresentava il principale asse di collegamento tra il Nord e il Sud Europa così da essere utilizzata anche da mercanti come via di commercio e dagli eserciti come strada militare.

Nel tratto lunigianese questa direttrice scendeva dal passo della Cisa, dove sono conservate
ancora numerose testimonianze dell’antico itinerario come la chiesetta romanica di S. Giorgio, un tempo collegata con uno degli ospedali che assistevano e ricoveravano i viandanti.
La Via seguiva il corso del Magra e attraversando le città di Villafranca e Aulla e conduceva a Luni,
colonia e porto romano, per poi proseguire verso il territorio lucchese.

Da qui passarono papi, re, imperatori, monaci, pellegrini e mercanti, che rimasero incantati dal paesaggio caratterizzato da monti e colline impreziosite da castelli, fortezze e borghi arroccati e infine dalla vista della foce e del Golfo che accoglie le acque del fiume.

I soggiorni illustri: da Dante a Cesare Pavese

«.. se novella vera di Val di Magra, o di parte vicina, sai, dillo a me, che già grande là
era».
 (Dante Alighieri, Purgatorio, VIII 115-18, La Divina Commedia)

Con queste parole, tratte dal VIII canto del Purgatorio e che testimoniano il legame di Dante con queste terre, Corrado Malaspina, marchese di Villafranca in Lunigiana, gli chiede notizie della
Val di Magra o dei luoghi vicini, di cui in vita fu signore. E poi prosegue predicendo al Sommo
Poeta il suo futuro soggiorno in Lunigiana quale ospite della sua famiglia nel 1306, prima tappa del
suo doloroso esilio da Firenze.

Dai versi di Dante, passando negli anni a seguire per quelli del Petrarca, la valle è sempre stata
fonte di ispirazione poetica. In tempi più recenti nelle terre del Magra hanno soggiornato
scrittori, poeti, letterati e artisti, personaggi politici e intellettuali, giunti dall’Italia e dall’estero,
attratti dalla bellezza e dal fascino di questi luoghi.

Cesare Pavese amava passeggiare lungo le rive del fiume e tra le sue opere ispirate dal Magra
possiamo citare “Il diavolo sulle colline”, un romanzo ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale, e “Tra donne sole”, un racconto che narra la storia di un uomo che trascorre l’estate in
una casa vicino al Magra.

Eugenio Montale soggiornò a lungo a Bocca di Magra e con la sua poesia “Tra i nevati gioghi” descrive il delizioso paesino di Montereggio, il paese dei Librai.

E così Vittorio Sereni, Mario Soldati, e molti altri e poeti, che tra l’altro furono precursori difesa
dell’ambiente. Molti di loro infatti aderirono alla “Società degli Amici di Bocca di Magra”, nata
negli anni Sessanta per salvaguardare il paesaggio della foce del Magra dalla speculazione edilizia.
Oggi molti dei luoghi che hanno ospitato questi personaggi illustri sono visitabili e rappresentano
delle piacevoli attrazioni turistiche.

Consigli utili e visite guidate

Se desideri scoprire il territorio lungo il fiume Magra, un territorio di grande bellezza paesaggistica
e ricco di storia, ti consigliamo prima di tutto di prediligere un itinerario… un tema.
Se è di tuo interesse la Via Francigena, scegli il tuo percorso consultando il sito dedicato alle Vie
Francigene [https://www.viefrancigene.org/it/], oppure approfondisci con un tour a Pontremoli
[https://www.lunaetours.com/package/pontremoli-e-la-via-francigena/] oppure a Luni [https://www.luniturismo.it/it-it/scopri/itinerari/via-francigena].
Per cammini nella natura ti consigliamo il Parco di Montemarcello Magra [https://www.parcomagra.it] o gli itinerari delle Farfalle in cammino [https://www.farfalleincammino.org/] o ancora gli Stretti di Giaredo [https://www.strettidigiaredo.org/].

A proposito di IOBevo
IObevo in tour contiene articoli informativi su Pontremoli, la Lunigiana e le più belle destinazioni in Italia. L’azienda IOBEVO non si occupa in alcun modo di organizzare tour. IOBEVO sviluppa soluzioni per la distribuzione di bevande in strutture alberghiere, navi da crociera, strutture sociosanitarie, uffici, etc., e con IObevo in tour vuole raccontare i luoghi della Penisola in sinergia con i valori aziendali di sostenibilità e tutela dell’ambiente. Puoi scoprire iobevo per l’ambiente e leggere la politica aziendale, i risultati ambientali e i premi istituzionali. L’interesse per il territorio emerge anche dalla sua offerta di bevande, che dà particolare rilevanza ai prodotti tipici regionali, che puoi scoprire nella sezione le nostre bevande regionali.